1 X TUTTI: Aprile ’15

Salve, sono Uno X Tutti, chiamami 1XT (si legge unoicsti), non sono figlio di Dumas e non mi precede TX1. Sono un essere alieno che, per compassione, ha deciso di prendere possesso del corpo di questo terrestre per usare le sue mani, la sua tastiera, il suo antiquato “Internet” e salvarti. Hai capito bene, salvarti. Ogni trenta cicli giorno/notte sarò qui per metterti davanti gli occhi parti del sapere prodotto dalla tua razza che hai perso mentre affogavi nella cultura annacquata proposta da social e condivisione. Un esemplare per tipo: film, musica, libro, serie tv, fumetto. Questo sarà il mio lascito, la tua ancora di salvezza dal nulla cognitivo. Se carpirai tale occasione non mi riguarda, io sarò già lontano, con il cielo stellato sopra di me e un motore iper-luce bifase sotto il culo.

1XTFilm
Cattivi Vicini – Neighbors

Neighbors_(2013)_PosterEsiste la comicità raffinata ma non sempre comprensibile e quella semplice ma spesso insulsa (se non imbarazzante), nel mezzo trovano posto Seth Rogen e James Franco. Nello stivale i lavori di comici nostrani, ancorati alle stesse pantomime da decadi, sono un ostacolo considerevole perché la coppia possa sfondare, anche se tutta la storia dell’attacco hacker ai server Sony con la diffusione delle minacce Coreane riguardo il film The Interview ha messo sotto i riflettori uno dei loro film per qualche settimana (il meno divertente, fra l’altro). Negli Stati Uniti hanno dimostrato di poter ottenere ottimi risultati al botteghino anche con investimenti iniziali ridotti, offrendo comunque opere capaci di mostrare i muscoli quando serve (si veda il lavoro fatto in Facciamola Finita). La forza comica delle loro storie sta nella capacità di non accendere un’insegna luminosa con scritto “Risate” ogni volta che viene fatta uno sketch. A battuta segue battuta, il copione prosegue senza aspettare che lo spettatore si prenda il tempo per ridere. In pratica sono siamo di fronte a il Gabrielle Cirilli della situazione che si ferma in attesa delle risate del pubblico con sguardo affamato di comprensione. Fra le loro opere ho deciso di portarti in dono Cattivi Vicini, lavoro del 2014 che non vede la partecipazione di Franco. La scelta è ricaduta sulla pellicola con Rogen & Rose Byrne vs Zac Efron per il ritmo maggiore, per la bravura di Rogen e per una singola battuta, verso la fine, talmente inattesa e devastante da valere tutto il film, tutti i film.
La visione è caldamente consigliata in lingua originale.

1XTMusica

The Knife – Silent Shout

knifeNel 2006 Silent Shout apre le danze con una traccia che può essere definita onirica, purché si viva a cavallo degli anni ’80. Poi continua con Neverland, tre minuti che non sfigurerebbero in un rave party in mezzo ai campi di mais del Sud Carolina, se non fosse che il testo viene cantato con una tale durezza da far apparire l’inglese svedese, lingua madre del duo che da vita a The Knife.
A nove anni di distanza dal disco la coppia si è sciolta, lui ha continuato a lavorare sui piatti come solista e/o collaboratore, lei ha preso il nome di Fever Ray e ha portato avanti la visione di una dance fredda come solo i boschi scandinavi possono essere (la sigla della serie Vikings è la traccia di apertura del disco omonimo Fever Ray). Torniamo un attimo nel 2006, all’altezza della terza traccia c’è The Captain. Parte piano, continua orientale e ad un certo punto provi il fortissimo desiderio di prendere parte ad una rissa a Chinatown. Non è possibile capire il perchè. Una sorta di rabbia repressa che trova qualche sfiato anche in Like a Pen e sembra calmarsi definitivamente solo nel ritornello di One Hit. Il lavoro del duo non è una strada a senso unico, puoi partire da Deep Cuts, passare per Silent Shout e andare in fondo alla strada, fino ad uscirne e rientrare nel tracciato di Fever Ray senza sentirti troppo sballotato, oppure, al contrario, procedere al contrario, come ho fatto io, scoprendo di aver prima ascoltato l’eredità e poi essere risalito fino a testamento e creatore del tutto. Poco male, non mi piacciono i sensi unici.

1XTSerie

Halt and Catch Fire

1XTHaltandCatchFireRiporto da Wikipedia: Halt and Catch Fire (fermati e prendi fuoco), indicato con la sigla mnemonica di HCF, è un’istruzione fittizia del linguaggio assembly – intesa prevalentemente come uno scherzo – che è stata usata per definire istruzioni solitamente non documentate che portano la CPU in uno stato da cui può essere fatta uscire solo con un reset.”. In sostanza, un comando che pianta il marchingegno in questione.
Una volta capito il significato di tale termine ci vuole poco a vedere quanto bene stia cucito addosso alla serie creata da Christopher Cantwell & Rogers (due persone, stesso nome, cognome differente).  I protagonisti dello sceneggiato AMC vivono nei rampanti anni ’80, muovendosi come elefanti dentro la culla della Silicon Valley. Andando avanti con le puntate non si può che pensare che saranno loro stessi ad inviare il comando HCF sulle loro vite, sulle loro carriere, su tutto quello che li circonda. Il finale, dulcis in fundo, è strutturato in un modo tale da permettere l’abbandono della serie con la sensazione di aver semplicemente guardato un film molto lungo, e maledettamente intrigante. Non serve essere patiti di informatica, pc, nerd e via dicendo per goderne (certo aiuta, anche se a veder certe macchine esaltate per la loro spinta rivoluzionaria vengono i brividi… no, non sarò mai un amante del vintage, viva il progresso e la plastica bianca), anzi, forse il campo che mette più alla prova lo spettatore è quello musicale, con una scelta di tracce a fungere da colonna sonora elettrizzante. La stessa sigla di apertura mette in chiaro la qualità del tutto.
La seconda stagione prenderà il via il prossimo 31 Maggio.

1XTLibro

Il Quinto Giorno – Frank Schätzing

6694Prima che il buon Schatzing decidesse che il valore di un libro dipende dal peso, mostrando tutti i suoi limiti con… Limit, è riuscito a scrivere uno dei romanzi più avvincenti degli ultimi 15 anni: Il Quinto GiornoFa parte di una categoria ben precisa che ho chiamato “CIP (Chiamate Il Presidente)”: vale a dire un racconto in cui la situazione diventa tanto grave da indurre uno dei protagonisti a calare l’asso del phatos narrativo con la frase “chiamate il presidente!”. A dimostrazione, inoltre, che si può distruggere il pianeta anche senza vestire un pugno di persone in lycra e ribattezzarle con nomi di battaglia.
Si potrebbe riassumere la trama in un brevissimo: il mare si è rotto i coglioni del genere umano e ha deciso di far vedere chi comanda. Ancora più breve con “il mare fa maretta”.
Il libro è perfetto nel costruire uno scenario credibile andando a stiracchiare la realtà solamente in un paio di punti. Purtroppo arriva al punto in cui si ammala di “e come cazzo lo finisco?!”, ma se resisti a qualche pagina new age sul finale hai fra le mani un romanzo con la R maiuscola e miniata da monaci dell’alto medioevo. Una volta letto il lavoro supremo del buon tedesco puoi dedicarti al saggio sull’acqua, sempre suo, o al Diavolo nella Cattedrale. Poi, per l’amor dei tuoi testicoli, fermati. Non. Prendere. Limit.

1XTComic

The Authority – Warren Ellis, Mark Millar

Authority_0002Qui calo l’asso. Warren Elllis mi ha preso tutti i soldi dal portafoglio più volte, in particolare con Transmetropolitan, ma di Spider ne parleremo un’altra volta. La sorpresa, però, è arrivata con la saga divisa fra Ellis, che ha impostato il tutto, e Millar che ha preso l’eredità lasciata e l’ha fatta brillare nello spazio profondo. Di base è un fumetto di super eroi che salvano il mondo. Quello che innalza Authority su tanti, tantissimi altri esponenti a lui vicini è la scelta dei nemici e lo stesso gruppo protagonista della serie. Oltre al fatto che i super umani coinvolti, per una buona volta, dicono “siamo super umani, vaffanculo i governi, facciamo quello che dev’essere fatto.”.
I nemici dicevamo, non voglio rivelarti nulla, rimarrò vago, però aspettati qualcosa di completamente diverso dal solito cattivo con piani malefici creati per conquistare un mondo arido. Che, poi, si potrebbe discutere del perché uno si dia tanto da fare per distruggere il mondo, tipo sputare nel piatto dove mangia. Uhm, buono!

 

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