Kunst

È qui con noi… Daniel Danger

Non letteralmente, s’intende. Questo me lo sono tenuto sulla linea di partenza per diversi mesi, tanto che non mi ricordo più come l’ho scoperto purtroppo. Di certo ho seguito la filosofia del dessert (non quella dei due stomaci) tenendo il meglio per la fine. Infatti prima ho parlato di Aegis, Jeroen, Massimo, mentre Daniel Danger è ben piazzato fisso sul mio podio personale e, dopo oggi, spero possa zampettare anche sul tuo.  Il suo vero nome non lo conosco, e non vado certo a cercarlo visto che quello dietro il quale si cela è cosa da “tanto di cappello”. I suoi disegni poi, sono ancora meglio… (altro…)

I film di Massimo Carnevale

Guardare un film, amare un certo fotogramma, una scena, un’espressione. Mettere mano ai pennelli e riprodurre quel momento secondo il nostro sentire, senza farlo perfettamente identico, copia uno a uno. Io non sono in grado, ma mr. Carnevale lo fa talmente bene che penso basti per due. E quindi ecco che arriva il Replicante e la colomba, la risata a testa in giù di Joker e quella dal regno dei morti di Eric Draven, lo sguardo malandrino di John Mc Claine e molti molti altri. Come disse Pirandello: “A ciascuno il suo…”

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Suburban Dreams

Quante volte ti sei sentito dire: “La vita non è come nei film”? A forza di pensare a cosa non è come nei film e cosa lo è, vien da dire che gli americani che vedi nei film non esistono, e siccome sono l’unico modo di vederli in posa, potresti giungere alla conclusione che gli americani non esistono. Non come sei abituato a pensarli almeno. Delle creature mitologiche, che attraverso i film vengono mostrate come fossero qualche strana bestia in uno zoo di cellulosa. (altro…)

Vi presento… Aegis Strife

Nonostante sia un nome particolarmente figo, Aegis Strife all’anagrafe figura come Mario Sanchéz Nevado, illustratore che ho scoperto rimbalzando di immagine in immagine nel web. A vederlo potresti scorgere Dalì o Magritte. A ragione, fra l’altro. Onirico, spesso complesso complesso tende a dare di gomito al decadente, facendo magari anche qualche versetto verso una certa crudezza delle immagini, che francamente non guasta se si riesce a cogliere il contesto. Il fatto è che quando capisci di cosa sta parlando, quando riesci ad afferrare il suo messaggio ti rendi anche conto che te lo ha trasmesso con pochi segnali e una precisione espositiva invidiabile. (altro…)