art

Tool

Ho rimandato a lungo questo post perché sapevo sarebbe stato il più difficile da scrivere. Riuscire a trasmettere quello che i Tool significano per me, non solo a livello musicale, è impossibile. Punto. Ciò non toglie che proverò lo stesso, perché la grandezza di questa band sta proprio nel fatto che nessuno li vive allo stesso modo e negare la possibilità di scoprire un’esperienza del genere sarebbe un atto di viltà intellettuale senza possibilità di perdono. Quindi preparati che c’è tanto da dire e ancor di più da capire… (altro…)

Kalte Seele. Cioè?

In pratica quello che potremmo definire il “sublime di oggi”.  Hai studiato il romanticismo a scuola? Ti ricordi cos’è il sublime? È quando la natura ti mette di fronte ad una cosa bellissima, che ti lascia di stucco… ma non vorresti esserci in mezzo. Una tempesta è sublime.
Io provo la stessa cosa nei confronti dei paesaggi metropolitani delle grandi città, in particolare nelle periferie. Mi affascina, immagino come deve essere abitarci, viverci nel freddo dell’inverno. Ma, allo stesso tempo, non vorrei viverci. Per dirti… quando finisci di lavorare in inverno, esci che sono le cinque del pomeriggio eppure fa freddo ed è buio. Provi mai un senso di “strano” per quello?
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