Storie

1953: Un mondo di confini

Ti ho già raccontato di come l’Europa, dopo la caduta della Germania nazista, abbia rivestito il ruolo di un figlio contesto fra due genitori in divorzio. Strattonato fino a spezzarsi. Tutti e tre i protagonisti della Storia, però, devono fare i conti con quello che viene dopo, un Dopoguerra erede di un conflitto talmente disturbante e violento da non aver nemmeno bisogno di ulteriori indicazioni. Il cammino dell’uomo è pieno di guerre, ma il dopo guerra è solamente uno. Un lasso di tempo dove i motori impazziti del mondo devono riprendere a macinare nel verso giusto, popoli che per quasi trent’anni hanno trasformato le loro terre in colossali industrie belliche ora vogliono creare un futuro diverso, lasciare indietro i vecchi protagonisti e trovarne di nuovi. (altro…)

1949: Esplode l’atomo comunista

Non c’è da sorprendersi se nemmeno due anni dopo la sua creazione l’Orologio inizia a marciare verso la mezzanotte, la realtà uscita dal secondo conflitto mondiale è instabile sotto ogni punto di vista e le forze in gioco stanno ancora esercitando pressioni gigantesche sulle maggiori faglie di scontro. Al termine della Seconda Guerra mondiale bisogna rimettere in ordine il mondo. Il tutto viene fatto secondo la logica dei vincitori, che in quel caso sono gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, nominalmente alleati durante l’avanzata contro l’Asse. In breve tempo si crea un tiro alla fune dove la corda ha il nome di Europa. (altro…)

Oscillando sulla mezzanotte

Viene chiamato Secolo Breve il periodo compreso fra il 1914, inizio della prima guerra mondiale, e il 1991 caduta dell’Unione Sovietica. Il nome coniato dallo storico inglese Eric Hobsbawm racchiude gli anni più agitati mai vissuti dalla civiltà. Due guerre mondiali, guerra fredda, regimi e ideologie di ogni tipo. Ma anche giganteschi passi avanti in campo scientifico, sociale e culturale. Sullo sfondo, a pochi passi dalla fine del giorno, due lancette hanno tenuto traccia di quanto l’uomo sia stato capace di oscillare verso la rovina, dondolando avanti e indietro, sospeso su un abisso senza ritorno. Ecco la storia (e le storie) dell’orologio più pericoloso del mondo. (altro…)

30.000 papere sui mari

Febbraio 2012, coste dell’Australia. Sul bagnasciuga giace un’imponente massa scura. Le onde nel risalire verso terra la circondano come fosse un disperato abbraccio nel tentativo di riportarla nelle profondità dell’oceano, ma ogni volta, alla fine, si ritirano senza risultato. Quello che l’oceano cerca di riprendersi è la carcassa di una balena, morta chissà quando e chissà dove. Dopo poche ore arrivano sul posto le squadre che si occupano dello smantellamento dell’animale e, nel momento in aprono il ventre del cadavere, si trovano di fronte una cosa tanto fuori posto da risultare inquietante. (altro…)

Il Grande Secolo: la Germania di Guglielmo II

Nel cuore dell’Europa c’è una nazione che ha poco più di trent’anni quando la Grande Guerra dilaga fra i popoli. È rivestita d’acciaio, ha il cuore prussiano e le braccia tedesche. Guidata da uno dei personaggi più complessi del 20° secolo, la Germania del Kaiser Guglielmo II è di sicuro il maggior elemento di propulsione nell’avanzata della Triplice Alleanza, ma negli anni che precedono il conflitto è anche la faglia nella quale si accumulano le maggiori tensioni internazionali. L’incompetenza diplomatica delle élite teutoniche, la paura della corona inglese per il nascere di un nuovo nemico sui mari, l’odio mai sopito tributato dai francesi e i passi falsi commessi con la sconfinata Russia zarista spingeranno la Germania in un vortice di arroganza e paranoia che nel Luglio del 1914 si abbatterà sull’Europa come un tifone. (altro…)

Il Grande Secolo

Il 28 Luglio 1914, nelle stanze del potere imperialregio incarnato dal regno d’Austria-Ungheria, viene stilato l’ultimo foglio dell’europa pacifica. Svolazzando fuori dalla macchina da scrivere, mentre viene portato alla massime cariche dello stato perché possano apporvi firme, timbri e sigilli, il documento sposta l’aria quel tanto che serve per spezzare l’ultimo filo di contenimento. Come un domino da anni in paziente attesa, le tessere iniziano a cadere una ad una, portando quelle vicino verso lo stesso destino. Dichiarando guerra al Regno di Serbia, l’Austria-Ungheria riporta lo scontro nel cuore dell’Europa dopo 43 anni. Il periodo di pace più lungo mai avuto nel mondo Occidentale viene spezzato dalla più Grande Guerra mai vista nella storia dell’uomo. (altro…)